San Pellegrino Terme – Alino – Valle Borlezza

Ultima modifica 4 aprile 2024

Argomenti :
Sport
Turismo

Informazioni

  • Luogo partenza:   San Pellegrino Terme (BG)
  • Luogo arrivo:   San Pellegrino Terme (BG)
  • Tempo di percorrenza:   ore 1,30 effettiva
  • Lunghezza percorso:   km. 12,8
  • Dislivello:   mt. 364
  • Grado di difficolta’:   impegnativo per la discesa tecnica
  • Ciclabilita’:   99%
  • Stagioni consigliate:   tutto l’anno
  • Acqua lungo il percorso:   fuipiano al brembo e alino
  • Mappe:   kompass n° 105 – lecco / valle brembana
  • Percorsi alternativi:   nessuno
  • Percorso revisionato il:  19.05.2021

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Sulle pendici dei monti che sovrastano la cittadina termale di San Pellegrino (mt. 368) famosa: per le sue acque, per i suoi antichi splendori e per le costruzioni liberty, si sviluppa il bell’itinerario che permette di visitare l’ambiente della media Val Brembana. Arrivando da Bergamo, al primo semaforo giriamo a destra, attraversiamo il ponte e, dopo pochi metri, entriamo nel grande parcheggio in Via Piazzo. Iniziamo a pedalare sulla sede dell’ex linea ferroviaria, trasformata in pista ciclabile, in direzione di un ponticello; passiamo a fianco del Grand Hotel e, continuando diritto, superiamo una galleria che, in breve, porta al ponte per Dossena. Attraversiamo la strada asfaltata e saliamo, a sinistra, lungo il passaggio in cemento che porta alla frazione Cà de Rizzi. Proseguiamo, passando in tre gallerie illuminate, dopodiché, attraversando il ponte che scavalca il fiume Brembo, arriviamo alle porte di San Giovanni Bianco; appena prima del ponte successivo, abbandoniamo la pista e facciamo attenzione nell’individuare una mulattiera che sale a fianco di una casa (km. 4,2). Spingiamo la MTB per qualche metro raggiungendo la strada asfaltata sovrastante che, seguendola a sinistra in salita, porta a Fuipiano al Brembo  (fontana nella piazzetta). La strada poco trafficata, con pendenze più sostenute, guadagna quota zizzagando fra prati ben curati passando per le frazioni Paccacorna  e Cà Brusade,  permettendoci di godere un’ottima vista panoramica sulla valle e sui monti che la circondano. Dopo un tratto pianeggiante siamo nella piazzetta (fontana) di Alino a mt. 687  (km. 8,1 – ore 0,50 – mt. 337 di dislivello); seguiamo la strada in salita “agro silvo pastorale Alino, Vettarola” per circa 200 mt., abbandoniamo la stradina asfaltata imboccando un sentierino a sinistra, segnalato da alcune frecce metalliche e da bolli gialli indicanti Boione e Vetta. Pedaliamo sopra una recinzione metallica, sul percorso che nella prima parte alterna tratti pianeggianti con altri più tecnici, terminando con alcuni impegnativi ostacoli, da affrontare con la dovuta attenzione e cautela. Scavalchiamo la Val Borlezza su un ponticello in sasso  e proseguiamo diritti,  (ignorando la stradina in cemento) seguendo fedelmente i bolli gialli che, dopo un breve ma ripido strappo a spinta, portano all’inizio di un bellissimo sentiero perfettamente piatto. Tagliando il versante della montagna, in alcuni pezzi molto scosceso, non bisogna lasciarsi prendere la mano dalla velocità: seppur senza ostacoli, può essere insidioso. Ad un trivio, dove troviamo alcune panchine in cemento, scendiamo decisamente a sinistra passando davanti al vecchio ingresso delle “Grotte del sogno” e, continuando, incrociamo una stradina cementata, che a destra, con una ripida discesa, porta ad Aplecchio (mt. 605). Curviamo a sinistra per 200 metri, passando fra le case della frazione fino al termine dell’asfalto, dove troviamo un cartello “strada a fondo chiuso” (km. 10,5 – ore 1,15). Pieghiamo a sinistra per una decina di metri e poi subito a destra, in discesa per la piccola mulattiera nel prato delimitata da paletti metallici, in direzione della sottostante frazione Paradiso;  a destra passiamo davanti ad una grande casa e proseguiamo diritto, verso la mulattiera nel bosco fino al ponticello della vecchia funicolare. Pedaliamo per una decina di metri a sinistra verso l’acquedotto, infilando poi a destra in discesa la tecnica mulattiera che richiede un’ottima capacità nella conduzione della bici: bagnata è molto scivolosa. Una serie di gradini alti portano a sfiorare le mura del Casinò di San Pellegrino Terme; ora, su asfalto a sinistra poi subito a destra, superiamo il semaforo ed attraversiamo il ponte passando dietro al Grand Hotel apprestandoci a chiudere il divertente itinerario ad anello.

Buona pedalata e buon divertimento!!


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